sabato 7 luglio 2012

#3. Ma come parli? L'ABC del wannabe.

"Tira su gli ISO, abbassa i tempi e chiudi tutto" 
"Ho usato dei tempi lunghi proprio per evitare il micromosso"
"Questo scatto è sottoesposto di almeno 2 stop!!"


Etc, etc, etc.

Gli ex-wannabe ormai diventati PRO-PHOTOGRAPHER vi parlano così e nelle vostre menti aleggia il vuoto.



Tranquilli, non è arabo, non è armeno, è la lingua dei PRO-PHOTOGRAPHER e che il piccolo wannabe deve padroneggiare per poter aspirare al livello PRO. Chiaramente oltre a padroneggiare questa lingua bisogna anche capire che si dice e applicare il tutto. 

Ma iniziamo ad apprendere questa lingua, ovvero partiamo dal glossario dei termini che voi, miei piccoli e teneri wannabe, dovete imparare a memoria, anche meglio delle canzoni dei cartoni animati della vostra infanzia.


ISO (o ASA) misura la sensibilità del sensore alla luce. Si misura in centesimi, quindi ISO 100, 200, 400, 800, 1600, 3200, 6400 e così a salire. Più alto è il numero, maggiore è la sensibilità alla luce. E maggiore è la sensibilità, più alta è la probabilità di avere del rumore... per rumore si intende una specie di granulosità e disturbo.








Tempo (o tempo di posa, tempo di scatto, tempo di esposizione) è e misura la quantità di tempo a cui il sensore viene esposto alla luce. Si passa da tempi velocissimi a tempi lentissimi. Ma anche in questo caso il "lento" e "veloce" non sono da considerarsi così come considereremmo il tempo. Mi spiego meglio: in fotografia un tempo di scatto di 2'' (secondi) è un tempo lento, mentre nella nostra vita 2 secondi ci sembrano tempi brevissimi. Mentre un tempo come 1/4000 (ovvero un quattromillesimo di secondo) è un tempo veloce. Il tempo di misura in millesimi/centesimi/decimi di secondo e secondi. Si possono fare esposizioni (ovvero impostare un tempo) più lunghe, nell'ordine dei minuti, però non è consigliabile perché è alto il rischio che il sensore si surriscaldi e...adieu.


Diaframma (che nella nostra reflex viene indicato con "f") è l'iride della nostra fotocamera. 




Quindi, in base all'apertura o alla chiusura del diaframma, varia la quantità di luce che va a colpire il sensore. Questa apertura o chiusura del diaframma si regola su una scala di diaframmi che va da 32 a 1 ( f32, f22, f16, f11 ad arrivare a f4, o addirittura f1). In pratica f è il rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo ed il diametro del diaframma stesso. 
E' importante sapere che più il numero è grande, più il diaframma sarà chiuso, meno sarà la quantità di luce che entra. Viceversa, più il numero è piccolo, più il diaframma sarà aperto, maggiore sarà la quantità di luce che entra. f2.8 è più aperto (e luminoso) di f11; ma f11 è più aperto (e luminoso) di f32, che sarà più chiuso (e buio) di f2.8 o di f11. 
Le cose da dire a riguardo sono tante, ma ci sarà un post a parte.


STOP, è un intervallo e riguarda l'esposizione. Si divide in terzi: 1/3 di stop, 2/3 di stop e 1 stop (che sarebbe 3/3 ma la matematica ci insegna che 3:3=1). Con lo stop si indica un aumento o una diminuzione della luce che colpisce il sensore, per l'esattezza quando si aumenta di uno stop si raddoppia la quantità di luce, quando si diminuisce si dimezza la quantità di luce (che colpisce il sensore, si intende). Sulla luce si opera principalmente con f e tempo di scatto, quindi gli "stop" si applicano a questi due elementi.


Exif (o dati di scatto) è l'insieme delle informazioni riguardanti uno scatto. Gli elementi principali sono appunto ISO, tempo ed f, ma possono essere più o meno dettagliati e comprendere informazioni come macchina ed obiettivo utilizzati, distanza focale, se è stato utilizzato o meno il flash, il bilanciamento del bianco fino ai dettagli più sottili.




Lunghezza focale: è l'elemento base degli obiettivi, e chiaramente un concetto un po' difficile da spiegare, ma ci proverò. Intanto, la lunghezza focale si misura in mm (millimetri) perché rappresenta la distanza tra il centro dell'ottica ed il piano focale (il sensore).




Chiaramente tutto ciò non si traduce in dimensioni effettive dell'obiettivo.
Questo è quanto succede tra la lente ed il sensore. Ma qual è l'elemento che va ad influenza la lunghezza focale? Quello che ci interessa di più, ovvero l'angolo di campo.
Minore è la lunghezza focale, maggiore è l'angolo di campo. Maggiore è la lunghezza focale, minore è l'angolo di campo. 10mm = grande angolo di campo; 100mm= angolo di campo ristretto. E' proprio a partire da questo che gli obiettivi vengono classificati in:


normali: hanno un angolo di campo tra i 45° ed i 60° e corrispondono ad un 50mm circa; sono detti normali perché l'angolo di campo corrisponde approssimativamente a quello che vede il nostro occhio.
grandangolari: hanno un angolo di campo maggiore, come ad esempio 114° per un 14mm. 
teleobiettivi: hanno un angolo di campo ristretto, come ad esempio 23° per un 105mm.
a focale fissa: ovvero con una sola lunghezza focale (che può essere 50mm, 85mm, 100mm), non ha escursione focale (quello che in gergo comune si definisce zoom) come ad esempio un 18-55.


ESPOSIZIONE, indica la quantità di luce che colpisce il sensore, ed è determinata dal corretto equilibrio tra ISO, f e tempo di scatto. Una foto si dice SOTTOESPOSTA quando non c'è molta luce, quindi la foto è buia; mentre si dice SOVRAESPOSTA quando c'è troppa luce. In entrambi i casi si perderanno dei dettagli, o perché troppo bui, o perché troppo luminosi (e quindi bruciati). E' più facile recuperare una foto sottoesposta, che una sovraesposta, perché appunto i dettagli nel secondo caso sono bruciati.

RAW, formato di salvataggio di uno scatto. Si tratta di un'immagine "grezza", e possiamo definirlo il corrispondente del negativo nella fotografia analogica. Quando si scatta in raw, il file che viene salvato mantiene tutte le caratteristiche originali, quindi non subisce perdita di dati dovuti alla compressione jpeg. Lo scatto in raw lo si può visualizzare tranquillamente sull'lcd, ma poi necessità di essere convertito al pc in un formato visualizzabile (come il jpeg). La comodità dello scattare in raw sta appunto nella 0 perdita di dati e nella possibilità di regolare in maniera più efficace elementi come la saturazione, la luminosità ed i colori.

Post-produzione, si intendono tutte le modifiche che si fanno su uno scatto (raw o jpeg) mediante l'utilizzo di software appositi.



MaF, sta per Messa a Fuoco che può essere:

- AF, auto-focus, ovvero messa a fuoco automatica;
- MF, manual-focus, ovvero messa a fuoco manuale;

PdC, sta per profondità di campo ed è determinata da diversi fattori (di cui parleremo in un post apposito)

CROP/CROPPARE, ritaglio/ritagliare una foto con appositi software.


E poi basta... credo di avervi dato una piccola infarinatura generale. Adesso tocca a voi studiare, imparare e padroneggiare questo nuovo linguaggio, ma soprattutto questi elementi che vanno trasferiti nei vostri scatti wannabe. Chiaramente man mano ognuno di questi termini (e funzioni) verranno analizzate singolarmente e di conseguenza le informazioni saranno maggiori. Come detto, questa è solo una piccola infarinatura per iniziare a padroneggiare i termini e capire di cosa si parla.

Per qualsiasi dubbio o per segnalarmi qualche termine che ho dimenticato, non esitate a lasciarmi un commento e provvederò a risolvere ogni vostro dubbio!


Buona luce a tutti ^_^

lunedì 25 giugno 2012

#2. Primo incontro tra il wannabe e la reflex

Siete sopravvissuti al post #1, avete fatto la vostra sudata scelta e la vostra reflex è arrivata a casa vostra. E ora?






Esatto miei piccoli wannabe! Avete comprato una reflex, spero per voi ci abbiate abbinato una bella scheda SD (ah, non lo avete fatto? Si vede che farò un articolo a parte!), ma nella confezione non era compreso il talento. Quindi a questo punto non ci resta altro che prendere confidenza con la nostra reflex ed imparare a gestirla!


Andiamo per ordine. Avete fatto il vostro ordinuccio online e adesso state fremendo davanti al vostro pc per seguire il tracking del vostro pacco. Magari che so, la consegna era prevista per lunedì prossimo ma per magia oggi il vostro pacco risulta essere in consegna. Ergo, ogni furgone che sentite fermarsi davanti a casa vostra vi procura un sussulto; fin quando finalmente suonano al campanello ed è il corriere che vi annuncia che c'è un pacco per voi. Allora magari, se abitate al terzo piano come me, vi precipitate giù per le scale con il rischio di rompervi l'osso del collo, firmate tremanti e tornate in casa con il vostro pacco che guardate come una reliquia. Bravi piccoli wannabe, bravi.
Adesso calmatevi, respirate a fondo e aspettate che il morbo di parkinson vi passi. Scegliete un posto al chiuso, dove non vi sia polvere. E aprite il vostro pacco. Estraete il tutto e controllate che non manchi nulla. Di solito le confezioni contengono il corpo macchina, l'obiettivo (se avete acquistato un kit), manuali cartacei (opzionali, purtroppo), cd-rom con software e guide, cavi, batteria ed il caricatore per la batteria e la tracolla brandizzata. 
Con delicatezza estraete dall'involucro il corpo macchina. Indagate su dove sia collocato il vano batteria ed inserite la batteria. Estraete l'obiettivo dall'involucro e affiancatelo al corpo. Ora, con delicatezza svitate i tappi del corpo e dell'obiettivo, ma lasciateli ancora lì. Avvicinate il più possibile corpo e obiettivo e poi il più velocemente (ma delicatamente!!!) possibile, togliete i tappi ed avvitate l'obiettivo sul corpo. Ci sono dei puntini colorati (rosso o bianco) che devono "congiungersi", vi faranno da guida per l'inserimento. Una volta controllato che l'obiettivo sia ben avvitato, togliete il copri obiettivo e accendete la vostra reflex. Essendo la prima accensione vi chiederà di impostare data/ora e lingua. Fatelo e voilà! 
Fate qualche scatto di prova giusto per vedere se tutto funziona. 


A questo punto, posate il tutto e iniziate a studiare il manuale così da capire le varie funzioni. 





Nel prossimo articolo, entreremo nei dettagli della fotografia.

 

sabato 16 giugno 2012

#1. Come scegliere la reflex adatta a te.

L'esistenza del wannabe inizia inevitabilmente dalla scelta della sua compagna d'avventure e di foto davanti allo specchio, ovvero la reflex, conosciuta anche come DSLR (Digital Single Lens Reflex).


In commercio ce ne sono di mille tipi e di marche diverse anche se è risaputo che la grande faida vede protagonisti Canon VS Nikon. Ah, chiaramente la faida si allarga anche ai consumatori: un canonista deve odiare un nikonista (o nikoniano? buh) e viceversa. In tutto questo sono sicura che non si è di certo capito da quale parte io stia, no no.


Prima di tutto occorre fissare un budget.
Fissato il budget, bisogna indagare le proprie conoscenze in campo fotografico. Venite da una compatta che ha sempre fatto tutto da sola o da una che vi lasciava spazio di gestirla? Se vi dico ISO, f, tempo di scatto, AF capite di cosa sto parlando o chiamate un medico? 
Indagate le proprie conoscenze, occorre stabilire cosa si intende fotografare. Chiaramente ogni genere fotografico ha delle esigenze particolari che dovrete tenere a mente anche in futuro, quando dovrete acquistare le ottiche. Se siete orientati verso la fotografia sportiva, vi servirà sicuramente un corpo macchina che vi permetta di fare delle raffiche soddisfacenti. Nel caso siete dei novelli e non avete ancora un genere preferito, buttatevi sul generico.

Riassumendo:
1. Budget;
2. Conoscenze;
3. Scopo.


Stabilito ciò iniziate a guardarvi intorno, sia in casa Canon che in casa Nikon. Leggete le schede tecniche, possibilmente senza soffermarvi troppo alla voce megapixel, che quella ormai la aumentano solo per questione di marketing. Vi consiglio di consultare i vari forum sparsi per l'etere e guardare le video recensioni su YouTube. Chiedete consigli ad amici più esperti e di cui vi fidate. Ma soprattutto, NON rincorrete le mode e non andate a ricercare l'ultima uscita. Valutate anche le penultime uscite, che sono "vecchie" solo perché è uscita l'ultima. Ecco, non state troppo dietro a queste cose, perché dovreste cambiare corpo almeno una volta l'anno.

Quando credete di aver individuato il corpo macchina che fa per voi, andate in un centro commerciale qualsiasi e chiedete di farvi vedere la macchina da voi scelta, prendetela in mano e studiatela. Deve esserci feeling tra voi e lei. Se la sentite vostra, se riuscite a dominarla fisicamente, è lei

A questo punto non vi resta altro che scandagliare il web alla ricerca della migliore offerta, però ATTENZIONE! Nessuno regala niente, e se il prezzo è eccessivamente al di sotto della media, chiedetevi perché e preparatevi ad una truffa. Se vi buttate sull'usato, prediligete chi offre lo scambio a mano e diffidate da chi vi dice di essere all'estero per lavoro e blablabla vari, quella è una truffa. I siti più affidabili sono sicuramente amazon, lina24, galaxiastore e nei limiti anche ebay. Su ebay l'unica accortezza è quella di evitare rivenditori che spediscono da Hong Kong. Il perché è semplice: 1. dovrete pagare una tassa doganale, altrimenti non vedrete il vostro pacchettino; 2. se avete problemi di garanzia, dovrete rispedirla ad Hong Kong, pensate a quanto vi costerà e quanto tempo starete senza di lei. 

La mia esperienza: il mio budget era di circa 600€; provenivo da una Canon Powershot SX230HS che da mesi ormai utilizzavo in manuale, impostando tempi, aperture e quanto necessario destreggiandomi discretamente e con  risultati di cui mi ritengo soddisfatta, ma volevo di più. Ecco perché ho scelto di entrare nel mondo reflex. Non so esattamente verso che genere orientarmi, anche se prediligo foto panoramiche, macro, scatti creativi e la luna. Ma no, non posso permettermi di darmi all'astrofotografia. Sì, l'indecisione è parecchia quindi ho scelto un corpo generico che mi permetta una certa versatilità con le ottiche. Nonostante il colpo di fulmine, ho consultato forum e parlato con chi ne sa di più. Visto che non sono proprio tabula rasa e di settaggi e composizione un pochino me ne intendo (ma devo decisamente crescere ancora), mi era stato consigliato di iniziare con una fascia intermedia. Nonostante ciò, ho preferito restare sulle entry level ed alla fine ho optato per lei, Canon EOS 600D. L'ho acquistata su amazon ed in 3 giorni mi è arrivata a casa imballata per bene, nel suo scatolo originale contenente i 4 manuali cartacei, i vari solution e software disk, batteria, alimentatore e cavetteria varie. L'ho presa in kit con il 18-55 IS II a 599€ e vi ho abbinato una scheda da 16gb.


E adesso vado a giocarci, uhuhuhu!

Buona luce a tutti :)

venerdì 15 giugno 2012

Io e wanne be a photographer

Chi sono? Cristina, 22 anni, siciliana e studentessa. Sono "bi-lingue", ovvero 50% italiana e 50% tedesca ma ho una forte passione per la lingua inglese, di cui ho una buona conoscenza. Sono una divoratrice di serie tv americane (le mie preferite al momento: Private Practice, Once Upon A Time, The Big Bang Theory, The Secret Circle); oltre alle lingue straniere ed alla fotografia, come tutte le ragazze ho una discreta passione per il make-up del quale mi occupo in un blog apposito.



Cos'è "Wanna be a photographer"? "Wanna be a photographer" è uno spazio dove poter condividere le proprie conoscenze, ma anche i propri dubbi per quel che riguarda il mondo della fotografia. Non sono una fotografa, ed il nome di questo blog ha una connotazione scherzosa che parte dal mito (falsissimo!) che basta avere una reflex per essere fotografi.
Scherzosa, appunto.
Perché non intendo prendermi troppo sul serio, non sarei più io.

Su questo blog vi parlerò della mia esperienza, di quel che so, di quel che scoprirò con il tecnicismo minimo richiesto. Consiglierò letture più o meno specifiche, tutorial ben fatti e tutto quel che riterrò necessario, utile, interessante...basandomi sulla mia esperienza. Condividerò i miei scatti con voi. Perché prima di tutto vuol essere un diario "personale" in cui registrare le nuove scoperte ed attraverso il quale poter valutare la mia crescita (ammesso che ci sarà!).


Spero vogliate seguirmi per contribuire a questo progetto, anche offrendo degli spunti.


Buona luce a tutti.



Cristina.